Sta arrivando l’estate. Stiamo uscendo da uno dei periodi più difficili della nostra storia. L’esperienza della quarantena dovuta alla pandemia di Covid-19 può non averci cambiato nel profondo, ma sicuramente non ci ha lasciati indifferenti. Abbiamo visto le nostre abitudini cambiare drasticamente e venire a mancare delle cose ormai date per scontate.
Essendo costretti in casa per più di 8 settimane, però, abbiamo sicuramente avuto modo di valutare per bene l’ambiente in cui viviamo. Non ci dovrebbe sorprendere se, una volta giunti al termine del lockdown, qualcuno dovesse avere voglia di rinnovare il proprio appartamento o di avviare dei lavori di ristrutturazione. Ebbene, sembra essere proprio il momento giusto per farlo!
Per rilanciare l’economia, dopo i mesi di fermo a cui il coronavirus ha costretto il nostro paese, il governo ha realizzato il Decreto Rilancio. Uno dei punti salienti del decreto riguarda il mondo edilizio che vede realizzarsi delle importanti agevolazioni, ancora maggiori di quelle proposte dal Bonus Casa 2020. Tutto questo per cercare di risollevare un settore che rischia di pagare caro la crisi economica generata dalla pandemia.
In questo articolo, vedremo quali sono le detrazioni previste dal decreto e in quali casi.
Riqualificazione edilizia: ecco tutti gli incentivi
Chi sceglie di sostenere delle spese per la riqualificazione edilizia della propria casa nel periodo compreso tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 potrà godere di una detrazione fiscale pari al 110%.
Questo è il bonus previsto dal decreto rilancio e riguarda tutti gli interventi per la riqualificazione energetica, l’isolamento termico, gli impianti di riscaldamento, le colonnine ricarica, i lavori antisismici e il fotovoltaico.
Queste agevolazioni hanno un doppio scopo: non solo rilanciare il mondo dell’edilizia, ma anche incentivare la sostenibilità ambientale. Sta diventando ormai sempre più chiaro che l’emergenza inquinamento non può essere ignorata. C’è chi dice che lo sviluppo di un virus così aggressivo sia il risultato dei cambiamenti climatici. Non sembra essere una teoria così campata in aria… Qualsiasi sia la verità, è comunque un bene riuscire a trovare delle soluzioni edilizie (e non) che aiutino il nostro pianeta a risparmiare energie.
Interventi di isolamento termico
Tra gli interventi di riqualificazione edilizia soggetti all’agevolazione previste dal Decreto Rilancio c’è la realizzazione dell’isolamento termico per le superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Per questo tipo di intervento, è prevista una detrazione fiscale al 110% su una spesa massima di 60mila euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari coinvolte nella ristrutturazione.
Sostituzione impianti di climatizzazione invernale
Se hai deciso di sostituire il tuo impianto di riscaldamento con uno centralizzato e vuoi fare dei lavori anche per quanto riguarda la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore o di microgenerazione, puoi farlo. Si parla sempre di detrazione del 110% su una spesa massima di 30 mila euro. Quest’agevolazione è applicabile sia per i lavori sulle parti comuni degli edifici, sia per quelli unifamiliari.
Ecobonus, Sisma bonus, bonus facciata: come funzionano?
In questo Decreto Rilancio vengono introdotte delle ulteriori agevolazioni in situazioni già soggette alla detrazione, come previsto dalla Legge di Bilancio del 2020. È questo il caso dell’Ecobonus, del Sisma bonus e del bonus facciata. Tuttavia, queste ulteriori agevolazioni possono essere applicate solo nel caso in cui a interventi simili si affianchino quelli che abbiamo menzionato sopra, ovvero l’isolamento termico e la sostituzione di impianti.
L’Ecobonus, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020, spetta a chi effettua degli interventi per migliorare l’efficienza energetica della propria casa. È prevista una detrazione del 65%. Se a questi lavori di riqualificazione energetica si unisce anche uno dei lavori sopracitati, la detrazione arriva al 110% in cinque anni.
Il Sisma bonus, invece, sale al 110% per gli interventi di miglioramento sismico nelle zone sismiche 1,2 e 3 previste dall’art. 16 del D.L. n.63/2013.In casi simili è anche prevista la cessione del credito solo con una contestuale sottoscrizione di una polizza avente ad oggetto il rischio da eventi calamitosi. Il costo della polizza potrà essere portato in detrazione al 90%.
C’è poi il Bonus facciata, grande novità di quest’anno, che garantisce agevolazioni per chi voglia restaurare e migliorare la facciata del proprio palazzo, deteriorata dal tempo.
Gli impianti fotovoltaici
All’interno del Decreto Rilancio è previsto anche un bonus per chi vuole installare impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica sempre nel periodo compreso tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Anche in questo caso, la detrazione è pari al 110% da restituire in 5 anni, ma solo nel caso in cui vengano fatti dei lavori per l’isolamento termico o interventi di climatizzazione. Altrimenti, bisogna effettuare una delle ristrutturazioni antisismiche agevolate sempre al 110%. La spesa massima è pari a 48 mila euro.
L’agevolazione sul fotovoltaico non è cumulabile con altri incentivi pubblici e altre forme di agevolazione.
La mobilità green
Se effettui una riqualificazione edilizia optando per l’isolamento termico o il cambio dell’impianto di climatizzazione, potresti incorrere in un altro tipo di agevolazione: la mobilità green. Questo significa che potresti far installare una colonnina di ricarica dei veicoli elettrici vicino casa usufruendo della detrazione al 110% ripartita in cinque quote annuali.
Per tutti coloro che utilizzano macchine elettriche questa è una grande novità!
Riqualificazione edilizia grazie al Bonus Decreto Rilancio: un’opportunità
È proprio vero quello che si dice che dalle grandi crisi possono nascere grandi opportunità.
Nonostante tutto ciò che abbiamo vissuto in questo periodo, potrebbe essere arrivato il momento di pensare a un rinnovamento della nostra casa. Farlo significa anche aiutare la nostra economia a ripartire e l’ambiente a respirare.
